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Studio Artena

Manualità significa abilità nell’usare le mani: una capacità che è importante sviluppare e coltivare in ogni momento della vita. Questa abilità è importante nelle diverse fasi della crescita che vanno dai primi mesi di vita all’età adulta, perché è collegata allo sviluppo di molti altri importanti fattori: sensoriali, motori, emotivi, cognitivi. Tali fattori vengono chiamati in gioco in maniera diversa di volta in volta e nel susseguirsi dei diversi stadi evolutivi. E’ ormai riconosciuto da studiosi e pedagogisti che l’utilizzo della manualità, come strumento per la conoscenza e l’esplorazione del mondo che ci circonda, offre all’individuo la possibilità di esplicitazione e riconoscimento della propria immagine di sé.

Spesso si parla di “educazione alla manualità” che mira ad ottenere un’intelligenza ed una progettualità pratica. Una capacità di autonomia concreta a realizzare ed a valorizzare ciò che si ha, attraverso anche la relazione creativa con gli oggetti e i materiali. Risulta chiaro che, fin dall’infanzia, il rapporto manuale con gli oggetti sia orientato alla scoperta di tutte le possibilità che un oggetto offre e coordinato con l’attività mentale dell’immaginazione e della progettazione di qualcosa.

D’altro canto lo sviluppo delle facoltà mentali è strettamente legato all’esplorazione manuale. Il bisogno di gioco, come di un’attività che suscita l’interesse, la motivazione e il coinvolgimento di vari aspetti di sé, permane anche nella vita adulta. Un bisogno di relazionarsi agli oggetti non solo per la loro utilità e funzionalità, ma anche per il rapporto creativo che è possibile stabilire con loro. Alcune di queste pratiche possono agire su diversi livelli e riflettere comportamenti positivi come la gioia di saper fare, l’accettazione della fatica e del fallimento, la pazienza, la concretezza, l’essenzialità, il buon gusto, la realizzazione si sé.

Per saperne di più

Attività

Il laboratorio prevede una serie di attività atte all’esplorazione di comuni abilità manuali. Attraverso l’uso di materiali e oggetti, i fruitori sono invitati ad utilizzare il materiale a disposizione alla scoperta di gesti e azioni al fine di manipolare e scoprire.

Si invita all’esplorazione di abilità manuali come avvitare, annodare, infilare, travasare, tagliare, piegare, coltivare, distinguere, impilare e impastare, la cui competenza nell’uso viene richiesta espressamente nella quotidianità delle nostre vite.

L’ambiente, diviso in piccoli stand, uno per abilità, invita all’esplorazione attraverso una serie di compiti strutturati.

L’esplorazione guidata comporta il completamento di una serie di prove a difficoltà crescente che vincola al superamento di una prova la possibilità di accedere alla successiva.

Questo metodo pedagogico di apprendimento viene definito “Apprendimento per padronanza” o “Mastery Learning” (Blok 1972) e costituisce il corpo centrale dell’esperienza formativa.
Tale metodo infatti vuole coinvolgere tutte le dimensioni di chi apprende potenziando la consapevolezza del processo di apprendimento, sviluppando l’autoregolazione di tale processo e rafforzando la capacità di autovalutazione.

La possibilità di articolare l’attività in diverse fasi permette ai soggetti coinvolti di svolgere le mansioni corrispondenti ai propri livelli di abilità e di costruire delle vere e proprie “sfide di apprendimento”.

Il laboratorio permette ai soggetti coinvolti di accedere a quelle abilità che appartengono alla categoria del “saper fare” e ad approfondirne la conoscenza attraverso uno spazio esplorativo di educazione attiva dove si scoprono le proprie attitudini manuali.

L’esplorazione delle abilità, un vero e proprio gioco della ricerca, risulta elemento imprescindibile per lo sviluppo della competenza creativa.

La ridondanza delle pratiche permette di attingere ad una forma di apprendimento profonda che richiama indiscutibilmente il concetto espresso da Piaget: ”Ogni volta che si spiega qualcosa a qualcuno, gli si impedisce di scoprirla da solo”

Obiettivi

I principali obiettivi che si vuole raggiungere sono:

  • apprendimento di abilità manuali e acquisizione di competenze di base necessarie al riparo, riuso e rivalutazione dei beni
  • potenziamento delle funzioni cognitive e della capacità di autoanalisi
  • rinforzo della capacità di entrare in relazione con gli oggetti e le persone
  • sviluppo della motricità fine e della coordinazione oculo-manuale
  • scoperta delle proprie attitudini manuali
  • apprendimento attraverso il confronto con i coetanei, in un’ottica di influenza formativa reciproca (Peer Education)
  • rinforzo della conoscenza del rapporto causa-effetto
  • controllo dell’aggressività
  • rinforzo dell’autostima in particolare per quei bambini che presentano difficoltà scolastiche e che possono trovare un ambiente di “riscatto”
  • approfondimento della conoscenza attraverso la ridondanza delle pratiche
  • sviluppo della competenza creativa
  • offerta ai bambini con disabilità di uno spazio di apprendimento alternativo all’aula di sostegno